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Letteratura Scientifica

Mentre gli studi relativi ad osteoporosi, fratture ed artrosi nella fascia di età tra i 65 ed i 75 anni sono copiosi, quelli relativi alla parte più anziana di popolazione, i cosiddetti “oldest-old” sono molto più limitati. Questo documento, frutto dell’attività scientifica dell’ESCEO, vuole valutare i dati relativi al trattamento dell'osteoporosi e dell’artrosi nella popolazione dei “grandi anziani", evidenziando le complessità e le sfide nella gestione di queste malattie, sempre più prevalenti ed invalidanti con l’avanzare dell’età.
Per quanto riguarda l’osteoporosi, dalle analisi considerate emerge che i farmaci anti-riassorbitivi, come l'alendronato, sono i più comunemente prescritti, anche se la loro efficacia negli ultraottantenni è poco studiata... Apri il Link

martedì 18 novembre 2025

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Da molti anni si parla ormai di un’interconnessione intestino-cervello ed il microbiota intestinale è ad oggi oggetto di numerose ricerche. Questa recente revisione sistematica della letteratura, comprendente 21 studi, esplora il legame tra microbiota intestinale e declino cognitivo, sottolineando come gli individui con Mild Cognitive Impairment (MCI) e demenza di Alzheimer (AD) mostrerebbero una ridotta diversità microbica e una minore abbondanza di batteri benefici che producono acidi grassi a catena corta (ad esempio, Faecalibacterium , Ruminococcaceae , Lachnospiraceae ), insieme a un aumento di batteri pro-infiammatori (ad esempio, Escherichia/Shigella , Enterobacteriaceae , Bacteroides).... Apri il Link

martedì 18 novembre 2025

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Il problema della sovraprescrizione nell’anziano è rilevante e molto dibattuto.
In questo lavoro viene elaborato un elenco consensuale di 65 cascate di prescrizione che i medici dovrebbero utilizzare come strumento per rivedere le politerapie e prevenire effetti avversi negli anziani.
In particolare pone un focus sulla “cascata prescrittiva”, incoraggiando i medici a rivalutare il farmaco iniziale e potenzialmente a interromperne o modificarne il dosaggio, invece di limitarsi a trattare l'effetto collaterale.
Utilizzando questo elenco (Tabella 1 nel testo) si può:

Prevenire prescrizioni inappropriate: aiutando i medici a identificare la causa principale di un sintomo, si previene l'abuso di farmaci che può portare a ulteriori effetti collaterali.

Promuovere una prescrizione più sicura: fornisce uno strumento pratico per promuovere una prescrizione più ponderata e ridurre il numero di farmaci assunti da un anziano.

Aiutare nella sospensione della prescrizione : riconoscere una cascata di prescrizioni può portare a rivalutare e potenzialmente interrompere o modificare la dose del farmaco originale, nonché del farmaco appena prescritto.
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giovedì 30 ottobre 2025

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La fragilità ossea è una delle cause di disabilità nel soggetto anziano così come l’obesità, quest’ultima patologia sempre più frequente nella popolazione generale.
Lo studio LIMB-Q, pubblicato su Lancet, ha dimostrato che un intervento combinato su stile di vita con dieta ed esercizio fisico negli anziani obesi migliorerebbe la qualità delle ossa in un anno, nonostante una diminuzione della densità minerale ossea (BMD). L'intervento ha dimostrato mantenere o migliorare la resistenza ossea, la microarchitettura e le proprietà tissutali, riducendo al contempo l'infiammazione. Ciò suggerisce che la perdita di peso combinata con l'esercizio fisico sono in grado di migliorare la salute ossea e che pertanto devono sempre essere prescritti, ove possibile, in concerto con le terapie farmacologiche, non meritando meno attenzione di queste ultime.
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giovedì 30 ottobre 2025

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L'utilizzo dell’aspirina in prevenzione secondaria ha dimostrato effetti positivi nella multimorbilità da malattie cardiovascolari e potenzialmente anche nel cancro, grazie anche agli effetti sulla senescenza cellulare, principalmente nelle persone di età compresa tra 40 e 60 anni. Poiché l'aspirina è relativamente ben tollerata
con un profilo di effetti collaterali noto, facilmente accessibile ed economica, l'assunzione giornaliera a basso dosaggio è stata in molti studi ipotizzata come un intervento volto al mantenimento di una vita più sana.
Un recente studio osservazionale di follow-up denominato ASPREE-XT, pubblicato su Lancet, ha considerato gli effetti di tale farmaco in termini di prolungamento della vita in assenza di disabilità e di disturbi neurocognitivi in soggetti ultrasessantacinquenni con prevalenza di età tra i 70 e gli 80 anni, con fattori di rischio cardiovascolari.
Lo studio ha concluso che la terapia a basso dosaggio con aspirina (100 mg/die) non prolunga la durata di vita sana e indipendente negli anziani. Lo studio non ha rilevato nemmeno benefici a lungo termine nella prevenzione della demenza o della disabilità fisica, ma ha identificato un rischio persistente a lungo termine di emorragia maggiore associato all'uso di aspirina.
Tale risultato incoraggia l’uso ragionato di una delle terapie di più comune riscontro nell’anziano nell’ottica della prescrizione corretta e responsabile
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giovedì 30 ottobre 2025

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All’inizio della campagna vaccinale antinfluenzale è utile considerare un lavoro che ha esaminato l'efficacia del vaccino antinfluenzale in oltre 2 milioni di anziani in Taiwan, evidenziando i benefici nella riduzione delle ospedalizzazioni e delle complicazioni associate all'influenza.
Dai dati raccolti in questa ampia coorte l’efficacia del vaccino (VE) nei confronti delle ospedalizzazioni associate all'influenza è stata del 14%, mentre la riduzione del rischio di morte associata all'influenza del 30%, in maniera simile la percentuale delle complicazioni respiratorie è stata stimata del 12-26%. Tutto ciò ha portato ad un risparmio totale stimato di 3 milioni di USD soprattutto grazie alla riduzione delle ospedalizzazioni.
Altri aspetto considerati dagli Autori sono la raccomandazione a vaccinare anche i caregiver per ottimizzare la protezione, la necessità di una vaccinazione annuale per ridurre episodi gravi e complicazioni e di raggiungere una copertura vaccinale del 75% per evitare epidemie annuali.
Sembrano infine preferibili i vaccini ad alta dose specialmente nei soggetti più fragili.

lunedì 20 ottobre 2025

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Studi recenti dimostrano un legame tra la vaccinazione contro l'herpes zoster ed una riduzione del rischio di sviluppare demenza. In questo studio australiano che ha preso in considerazione oltre 100.000 pazienti con età media di 62 anni sottoposti a vaccinazione per HZV è stata osservata una diminuzione del 20% del rischio di demenza nell’arco di sette anni negli individui vaccinati rispetto a quelli non vaccinati. Questo effetto protettivo è associato sia alla vaccinazione completa che a quella parziale e la ricerca suggerisce che il collegamento potrebbe essere causale, potenzialmente dovuto alla riduzione della neuroinfiammazione o ad altri effetti positivi sul sistema immunitario

lunedì 20 ottobre 2025

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L’uso degli inibitori del SGTL2 nella popolazione adulta è sempre più diffuso con indubbi benefici sul piano cardiovascolare e metabolico. I dati nella popolazione anziana sono invece ancora meno numerosi soprattutto se riferiti al “real world”. Questo recentissimo editoriale illustra i benefici della terapia con la suddetta classe di farmaci anche nella popolazione anziana sottolineando come siano efficaci e sicuri compresi negli over 80. Sebbene possano verificarsi alcuni rischi legati all'età, come infezioni genitourinarie e deplezione di volume, la sicurezza complessiva è paragonabile a quella della popolazione più giovane ed i benefici cardiovascolari e renali rimangono costanti in tutte le fasce d'età. In linea con il principio cardine della medicina geriatrica, la decisione di utilizzare gli inibitori SGLT2 negli anziani dovrebbe quindi considerare i fattori di rischio individuali, la fragilità e altri farmaci, piuttosto che basarsi esclusivamente sull'età . Pertanto, in accordo con le recenti linee guida della Società Europea di Cardiologia, che raccomandano gli inibitori SGLT-2 per i pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta, le prove supportano il loro utilizzo anche negli anziani affetti da questa condizione.

lunedì 20 ottobre 2025

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